La Blockchain spiegata in modo semplice

Cos’è la Blockchain e come definirla in modo da farla capire a chiunque.

Avrai già sentito più e più volte il termine blockchain, l’avrài sentito nominare in tv, su qualche giornale o più probabilmente leggendo su internet.

Andiamo per gradi però, perchè si tratta di un tema molto complesso, occorre quindi analizzare i suoi aspetti.

Che cos’è la Blockchain?

Essenzialmente la blockchain è una tecnologia composta da software, algoritmi di cifratura incatenati fra loro.

Questi algoritmi di cifratura hanno lo scopo di codificare informazioni all’interno di uno spazio detto blocco. Tale blocco viene aperto e successivamente chiuso seguendo precisi intervalli di tempo.

Blockchain non è sinonimo di Bitcoin, sono nati insieme ma bitcoin è solo il primo caso d’uso di questa tecnologia che sfrutta per esistere e resistere.

Esistono moltissime blockchain oggi giorno, ognuna di queste possiede peculiarità specifiche, tra queste vi è il tempo che intercorre tra un blocco e il successivo.

Dunque ricapitoliamo, abbiamo un blocco di dati cifrati che ogni tot minuti viene chiuso, salvato in modo indelebile, pubblicato e immediatamente predisposta l’apertura di un nuovo blocco.

Ogni blocco successivo è cifrato ereditando alcune informazioni dal precedente, questo per rendere ancora più ardua l’impresa di rompere la catena.

Come funziona la Blockchain?

La più grande peculiarità della blockchain è data dal fatto che è in grado di garantire che le informazioni conservate non possano essere alterate.

Per la prima volta nella storia dell’umanità, una tecnologia in grado di

fornire un concetto di immutabilità, la blockchain è eterna.

E’ bene precisare che alcune blockchain più recenti hanno travisato questo concetto puntando in modo puramente speculativo al nome di blockchain, cavalcando l’onda.

E’ importante sapere che nel momento in cui viene meno questo principio di immutabilità; tale software non può essere chiamato blockchain ma semplice database cifrato distribuito.

L’immutabilità è quindi l’essenza della blockchain; laddove un privato, un ente, un’azienda, un governo potesse alterare questi dati, allora non potrebbe più chiamarsi blockchain.

Per garantire tale immutabilità la blockchain distribuisce copia di tutti i blocchi a svariati server dislocati nel mondo, questi vengono chiamati Nodi.

La riscrittura di un blocco già chiuso è possibile infatti solo se il 51% del potere di calcolo (detto mining) ne approva la modifica. Ne consegue che più questo potere è distribuito, più la catena è in grado di garantire immutabilità, che è la sua principale caratteristica.

Le informazioni conservate nella blockchain risultano infine pubbliche e liberamente consultabili da chiunque.

Ogni transazione finanziaria è quindi tracciabile seppur non nominale.

Lo scopo dei nodi è quello di verificare che le informazioni siano coerenti. Se un nodo venisse attaccato o iniziasse a trasmettere informazioni false, queste verrebbero immediatamente sovrascritte con quelle genuine.

La blockchain è dunque a prova di guerra, a prova di dittatore, a prova di hacker. Garantisce che le informazioni in essa conservate possano resistere nel tempo, a patto che resistano le attuali tecnologie quali internet, l’elettricità e i dispositivi elettronici.

Come rivoluzionerà le tecnologie future?

Attualmente la blockchain è stata applicata in modo convinto quasi esclusivamente al settore finanziario, è nata nel 2009 proprio per tale scopo con il Bitcoin.

Lo scopo era di offrire una soluzione

monetaria alternativa, non manipolabile dai governi e resistente a qualunque aggressione.

Dunque è probabile che la prima rivoluzione che vedremo sarà quella finanziaria e già oggi abbiamo modo di apprezzarne i primi scricchiolii.

Nel tempo molte altre catene sono nate copiando letteralmente il precursore Bitcoin, creando molteplici alternative proprio come farebbe un essere vivente, alterando nel tempo il proprio dna.

Molte catene troppo simili al Bitcoin si sono affacciate all’estinzione, molte altre hanno offerto nuovi servizi più articolati e sono tuttora interessanti.

Non abbiamo una sfera di cristallo ma sappiamo con certezza che oggi i dati sono il bene più prezioso mai gestito dall’uomo, questo grazie a internet. E’ quindi facile immaginare come possa diventare ancora più importante una tecnologia in grado di proteggere queste informazioni.

Tuttavia viene facile immaginare in un prossimo futuro, dei software in grado di gestire e archiviare su blockchain informazioni personali, come documenti, patenti, passaporti, informazioni sanitarie.

Senza contare la possibilità di votazioni politiche digitali e finalmente prive di brogli elettorali.

E’ infatti possibile trascrivere qualunque informazione all’interno di una blockchain, entro certi limiti di lunghezza per ogni transazione, come da specifiche caratteristiche native della catena.

La sfida sarà riuscire a preservare i più elementari diritti dell’uomo, come la privacy, l’equità e la proprietà di queste informazioni. E’ fondamentale infatti che risieda in ogni individuo il potere di disporre di queste sue informazioni. Lui e soltanto lui dovrebbe poter concedere la consultazione alle sue informazioni da parte delle autorità di controllo.

Ma questa è un’altra storia.

Se l’articolo ti è piaciuto e desideri approfondimenti, non esitare a contattarci.